L’incarico progettuale di restauro del complesso
abbaziale di S. Stefano ha riguardato aspetti poliedrici del
bene monumentale: dai problemi conservativi del ciclo affrescato
tardocinquecentesco che decora l’intero invaso interno della
fabbrica chiesastica, al restauro degli intonaci esterni
dell’Oratorio di S. Vincenzo e della facciata della casa canonicale
(quest’ultima con intonaci e affreschi del primo decennio del
XVII° secolo), sino al consolidamento e restauro della
scalinata ottocentesca (con pulitura, consolidamento e protezione
di una serie di apparati scultorei in calcare tenero) e della
pavimentazione in ciottoli del sagrato.
I
diversi interventi, realizzati a più riprese, sono stati
condotti, dopo accurate indagini diagnostiche
polimetodologiche (effettuate dal Laboratorio di analisi e
ricerca applicata R&C Scientifica s.r.l. di Altavilla
Vicentina [VI],).
Inoltre
è stato condotto il restauro filologico e funzionale
dell’organo Farinati-Ruffatti, alloggiato nel catino absidale, con
restauro degli stalli lignei del coro.
Specifica attenzione è stata riservata
agli interventi conservativi su intonaci esterni che, per
problemi di natura ambientale ed espositiva, erano soggetti ad
attacco biologico particolarmente aggressivo.
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